Musica e tecnologia potrebbero sembrare a chi non si occupi di (almeno) uno di questi campi due concetti molto distanti tra loro, ma le due materie sono in realtà strettamente collegate. La mia ricerca ha preso il la dalla lettura del romanzo "Una musica costante" di Vikram Seth cui si è aggiunta quella del saggio "Le macchine della musica" di Paolo Prato. Da questi testi si sono sviluppati i due principali filoni della ricerca.
Inizialmente si sono cercati di stilare due diversi abbecedari musicali: uno esclusivamente strumentale ed uno in cui non apparissero gli strumenti, per sottolineare il fatto che la musica, certamente, è fatta con gli strumenti, ma non esclusivamente. A questi si è aggiunta una ricerca su come il termine "musica" sia presente nelle principali lingue del mondo.
Si è quindi passati alla ricerca di un personaggio e di un filmato che potessero sintetizzare il binomio musica-tecnologia. Come personaggio ho scelto Benjamin Franklin, scienziato che si interessò anche di musica e costruì uno strumento noto come Glass harmonica; attraverso il filmato ho cercato di analizzare il binomio musica-rumore grazie ad una scena tratta dal film August Rush - Una musica nel cuore.
La prima ricerca ha avuto come sfondo il romanzo di Vikram Seth, ed il CD ad esso ispirato, e ha cercato di mettere in evidenza come la tecnologia sia presente nel quotidiano di un musicista in continua evoluzione, come questa possa "creare" il silenzio, e come al contrario possa aiutare ad uscire dal silenzio provocato dalla sordità.
La ricerca si è poi spostata sui materiali che possono avere a che fare con le tecnologie musicali: in particolare mi sono soffermata sulle custodie dei violini e sulla loro evoluzione (grazie all'ausilio dei brevetti) e sull'arte della liuteria (costruzione artigianale dei violini), cercando alcuni esempi di come questa sia rappresentata nell'ambiente cinematografico.
Il secondo filone della ricerca si è voluto concentrare sul ruolo della tecnologia nella riproduzione musicale. A questo proposito si è passati all'analisi degli automi di Jacques de Vaucanson, ed infine alla storia del fonografo e del juke-box.
Per facilitare la lettura e la comprensione di alcuni termini e concetti tecnici o appartenenti al gergo musicale, ho cercato di supportare l'intera ricerca con schede e filmati che illustrassero, ad esempio, gli strumenti musicali meno noti. Ho aggiunto anche articoli (nel caso della sordità e della liuteria) ed interviste che permettessero l'approfondimento di temi specifici, oltre che una recensione del romanzo.