Wednesday, May 29, 2013

Al Salone del libro 2013

Lunedì 20 maggio si è svolta al Salone del libro di Torino, allo spazio RaiEri la presentazione del libro "Le macchine della musica. L'orchestra in casa" di Paolo Prato (RaiEri, 2013).



In questo testo l'autore esplora la storia delle tecniche di registrazione e riproduzione musicali passando dal fonografo al jukebox, alla radio, al registratore su cassette, fino ad arrivare ai CD e ai file mp3.

Una sinfonia cittadina

Per mostrare come la musica possa essere creata anche tramite "rumori", ecco una scena tratta dal film "August Rush - La musica nel cuore" (2007).




Arthur Evans, orfano e bambino prodigio, è convinto di poter ritrovare i suoi genitori seguendo la musica che sente ovunque si rechi. Questa è la scena in cui, arrivato a New York, Arthur scopre la city symphony creata dalla metropoli.


Tuesday, May 28, 2013

Allucinosi musicali

A proposito di musica e sordità ecco un articolo comparso sul Corriere della Sera del 12 maggio 2013.


Suono e silenzio: Apparecchio acustico


Se il silenzio può essere ricercato con accorgimenti e tecnologie come quelle dello stanzino insonorizzato, è anche vero che si può cercare di scappare dal silenzio provocato, ad esempio, dalla sordità. È quello che succede a Julia, protagonista femminile di "Una musica costante", che definisce così la sua situazione:
"È stata una strana transizione fra il mondo dei suoni e quello della sordità (non dell' assenza di suoni, in realtà, perché io sento ogni sorta di rumori, solo che di solito sono quelli sbagliati)." (Una musica costante, 4.3 pag 186)
Se la sordità può costituire un problema per una persona qualsiasi, per un musicista è inimmaginabile pensare di non riuscire più a sentire. Certo, esistono gli apparecchi acustici: composti da microfono, amplificatore e ricettore, riescono ad amplificare il suono trasformato in impulso elettrico e trasportato fino al canale uditivo. Tuttavia, come dice Julia, "È complicato: certe volte mi impedisce di sentire l'altezza giusta dei suoni" (Una musica costante, pag 187) e deve essere sintonizzato su un circuito chiuso.

La sordità di un musicista può apparire contro natura come sostiene Michael: 
"Per me la sua sordità ha infranto un sogno ideale, ma come posso interrogarla con maggiore aggressività? Cosa intende per "rappresentare"? Che segnale di ritorno le mandano le orecchie? Come fa a percepire esattamente quanto sostiene il pedale?" (Una musica costante, 4.11, pag 208).
Non bisogna dimenticare però che Beethoven ha scritto molte delle sue composizioni ormai da sordo, dalla terza sinfonia in poi. Julia per esempio escogita degli accorgimenti per aggirare il problema:
"Quanto alla musica, siccome continuo a far musica da camera, ho imparato a giudicare dall' archetto, dalle dita, dai cambi di posizione, dal visibile levare del respiro, da tutto e da niente, quando suonare e con quale tempo" (Una musica costante, pag 188).

Suono e silenzio: Insonorizzazione


Musica e silenzio. Sembrano due opposti, ma non esistono due concetti più complementari di questi. Molti dicono addirittura che la musica viva più che nei suoni emessi dagli strumenti, nei silenzi, in quelle pause in cui risuonano gli armonici.

Il silenzio, o per meglio dire, l'assenza di suono, può essere ricercato per diversi motivi e in diversi modi: rientra in questi l'esempio dello stanzino insonorizzato che Michael Holme ha allestito nel suo appartamento. Generalmente usata come sala di registrazione - permette infatti di eliminare i rumori di sottofondo -, la stanza insonorizzata diventa per il protagonista la metafora del suo mondo musicale isolato e solitario.
"È più di un mese che non suono Schubert. Il mio violino ne sente la mancanza più di me. Lo accordo, ed entriamo nello stanzino insonorizzato. Nessuna luce, nessun suono, vi penetra dal mondo. Gli elettroni lungo il filo di rame, il crine di cavallo sull'acrilico creano tutte le mie sensazioni sensoriali.." (Una musica costante, 1.1 pag 14)

Monday, May 20, 2013

Tecnologia musicale al quotidiano

Tutti noi entriamo quotidianamente in contatto con una qualche tecnologia musicale, ci piaccia o no. La filodiffusione dal dentista, la radio che ascoltiamo in macchina, il lettore mp3 che ci accompagna in bicicletta, il CD inserito nello stereo: tanti esempi di come la tecnologia sia al servizio della musica per favorirne la diffusione.

Nel romanzo di Vikram Seth troviamo due categorie di questo tipo di tecnologie:

Alla disperata ricerca del quintetto op. 104 di Beethoven, Michael Holme spulcia i maggiori negozi di Londra sperando di trovare un CD con la registrazione del brano:
"È molto strano, signore. In do minore? Be, non c'è nel catalogo dei CD. Non lo trovo sotto i quintetti di Beethoven." (Una musica costante, 1.14, pag 51)  
"Vado in tutti i negozi che trovo - Tower, HMV, Virgin, Music Discount, Centre, tutti - e parlo con innumerevoli commessi e sfoglio pagine e pagine della bibbia dei CD prima che si faccia strada in me la consapevolezza che non esiste un CD con questo'opera e quasi certamente non ce n'è mai stato uno." (Una musica costante, 1.15, pag 55)

La ricerca avrà fine solo grazie al violoncellista Billy che "piuttosto stranamente per un compositore rigorosamente moderno, ha una grande fede nelle virtù del vinile" (Una musica costante, 1.15 pag 55). È infatti grazie all'ormai obsoleto LP che il protagonista riesce ad entrare in possesso dell'agognata registrazione.

 La stessa dinamica per cui un supporto tecnologicamente datato si rivela più disponibile di uno più recente si riscontra nella ricerca della partitura:
" Controllo subito... No, mi dispiace, non c'è nemmeno lì. Mi faccia provare col computer. Inserisco "quintetto per archi in do minore" e vediamo cosa salta fuori. No, non è di grande aiuto." (Una musica costante, 1.14, pag 51). 
"Ho cercato nelle microfiches. Non so cosa penserà di questo. Le edizioni Emerson ce l'hanno in un arrangiamento per quintetto per clarinetto. Partitura e parti." (Una musica costante, 1.14, pag 52) 
"Telefono alla Henry Watson Music Library, la mia seconda casa quando studiavo a Manchester. [...] Questa edizione è pubblicata da Peters, ma non so se sia ancora in commercio. Noi ce l'abbiamo da decenni. Dagli anni '20, se non prima. E sarà lieto di sapere che abbiamo anche una partitura in miniatura, una Eulenburg. Anche questa molto vecchia. C'è scritto sopra "10 agosto 1916"." (Una musica costante, 1.14, pag 53)

Thursday, May 9, 2013

Una musica costante

Ho deciso di partire dal romanzo di Vikram Seth "Una musica costante" ("An equal music", 1999) per studiare alcune delle relazioni che intercorrono tra la musica e la tecnologia.

Protagonista delle vicende è Michael Holme, secondo violino del londinese Quartetto Maggiore che vive nel suo mondo di musica suonando in formazione cameristica, nella Camerata Anglicana ed impartendo lezioni di violino ad allievi svogliati. A turbare questa sua monotona esistenza interviene Julia, una pianista da lui conosciuta ed amata ai tempi dei loro studi viennesi: l'incontro con questo suo fantasma giovanile e la passione che rinasce tra i due sconvolgeranno la routine di Michael. Ricominciando a suonare insieme, Michael scoprirà il segreto di Julia e cercherà di capire come un musicista possa convivere con questo problema.

Fanno da sottofondo alle vicende che si dipanano tra Londra, Vienna e Venezia, le sonate di Vivaldi, i Lieder di Schubert, il quintetto "La Trota" di Schubert, i trii di Beethoven e l’"Arte della fuga" di Bach.

Wednesday, May 8, 2013

Abbecedario strumentale


Dopo l'abbecedario privo di strumenti, eccone un altro, stilato esclusivamente con nomi di strumenti musicali.
A: Arpa
B: Bassotuba
C: Contrabbasso, clarinetto, corno, chitarra
E: Eufonio (famiglia dei flicorni)
F: Fagotto, flauto, fortepiano
G: Grancassa, Glockenspiel
H: Hang (video, idiofono di metallo)
I: Igil (violino tradizionale russo)
J: Jembé
K: Kora (video)
L: Liuto (video)
M: Marimba (video), morin khuur (violino tradizionale mongolo, video), mandolino
N: Nacchere
O: Oboe, ottavino, organo
P: Piccolo, pianoforte
Q: Quena (flauto andino, video)
R: Raganella, ribeca (cordofono medievale)
S: Sassofono
T: Tiorba, timpano, tromba
U: Ukulele
V: Violino, violoncello, viola, viola da gamba (video)
X: Xilofono
Y:
Z: Zufolo

Abbecedario musicale

Prima di iniziare, ecco un piccolo abbecedario musicale per fissare le idee: in particolare ho cercato di non inserire nomi di strumenti musicali, in modo da rendere il campo di ricerca più interessante.
A: Armonia
B: Battuta
C: Custodia
D: Direttore
E: Emozioni
F: Forte
G: Grave
H: Haydn
I: Insieme, intonazione
J: Jazz
K: Kayser
L: Leggio
M: Melodia
N: Nota
O: Orchestra
P: Prove, pausa
Q: Quartetto
R: Ritornello, ritmo
S: Solista, strumento, spartito
T: Tempo, temperamento
U: Unisono
V: Vibrazioni
W: Wagner
X: Xenakis
Y: Ysaÿe
Z: Zarlino

Tuesday, May 7, 2013

Adagio con brio

Sebbene con un gran ritardando iniziale, anzi, diciamo pure una corona di battute vuote, finalmente prende il la questo blog dedicato alle relazioni che intercorrono tra la musica e la tecnologia. Prima di iniziare, però, presentiamo l'esecutrice: Luisa Baudino, studentessa di violino al Conservatorio e matricola al Politecnico di Torino nel corso di "Ingegneria dei materiali", iscritta al corso a scelta "Storia della Tecnologia" del professore Vittorio Marchis. 
Proprio da questo corso nasce l'idea di un blog che, appoggiandosi al libro di testo e ad un romanzo scelto a discrezione dello studente, indaghi il rapporto esistente tra la tecnologia e un tema che interessi lo studente stesso. Nel mio caso si tratta, in modo abbastanza prevedibile, della tecnologia e della MUSICA.
Pertanto: Musica, Maestro!